19 novembre 2019

Più reddito con le coltivazioni di mais grazie al progetto di Plastic-Puglia e Syngenta

"Con il mais si può ancora fare reddito a patto che non si abbia paura di innovare". Parola di Ivan Furlanetto, managing director dell'azienda agricola Sant'Ilario, che si affaccia sulla Laguna di Venezia. “Sant’Ilario”, nel 2019, per il terzo anno consecutivo, ha partecipato al progetto Mais in Italy, in particolare alla parte dedicata all'energia da trinciato, mettendo a disposizione 10 ettari. Il progetto è studiato da Syngenta in collaborazione con Cifo e Plastic-Puglia, leader nella produzione e commercializzazione di sistemi completi per l'irrigazione di precisione. «Non bisogna aver paura - ha detto Furlanetto, presentando i risultati 2019 - di spendere qualche cosa in più. Se si lavora seguendo il protocollo e investendo sull’agricoltura di precisione, a conti fatti ne vale la pena». Lo scopo del progetto Mais in Italy è quello di valorizzare il mais italiano e restituire sostenibilità, anche economica, alla coltura. Si basa su tre pilastri: genetica, agronomia e protezione della coltura e punta a dimostrare che si può produrre in modo intensivo e contemporaneamente sostenibile. Nell'azienda Sant'Ilario, in particolare, sono stati seminati due ibridi: Hydro (ciclo 132 giorni) e Sy Gladius (ciclo 135 giorni). L’obiettivo era quello di ottenere 8.500 metri cubi per ettaro di metano (la destinazione del mais coltivato è energetica): centrato per la varietà Sy Hydro che ha anche superato l'obiettivo arrivando a 8.570 metri cubi per ettaro di metano, con dieci semi a metro quadro. Gladius si è fermato invece a 6.695 metri cubi per ettaro. Nei campi dove non è stato applicato il protocollo "Mais in Italy" e si è attuata una semina classica fissa, a otto semi per metro quadro, si sono raggiunti i 5.212 metri cubi di metano a ettaro. Calcolando la produzione lorda vendibile 2019 a ettaro e la confrontandola con quella del 2018, sottraendo quindi i relativi costi per determinare i ricavi a ettaro, è evidente che i ricavi a ettaro sono aumentati (4.996 euro contro i 4.978 del 2018). Questo anche grazie ai sistemi completi per l' irrigazione e fertirrigazione della Plastic-Puglia, attraverso i quali è stata ottenuta una migliore uniformità di distribuzione dell’acqua e dei fertilizzanti,con la conseguente omogeneità colturale oltre che una migliore efficienza irrigua e della fertirrigazione, grazie al dosaggio in funzione dello sviluppo della pianta. Ridotte anche le malattie fungine, evitando il ristagno dell’acqua sulle foglie.